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Cascina Linterno: eredità europea di Petrarca

Da anni stiamo con CSA Petrarca, che ha recentemente vinto il bando per la gestione di Cascina Linterno. L’associazione ha fra i suoi scopi la valorizzazione della memoria storica del luogo e contribuire alla divulgazione su Francesco Petrarca: la cascina è infatti l’unica rimasta delle abitazioni milanesi in cui Petrarca risiedette durante il periodo trascorso presso i Visconti.

“Casa Petrarca” e il suo territorio, con le sue marcite e i fontanili riescono ancora oggi a restituire agli occhi di chi le visita le atmosfere in cui si muoveva il poeta. Ricordare il soggiorno di Petrarca a Milano, dove restò per buona parte di un decennio (1353-1361) è importante per restituire al territorio la dimensione concreta e locale della figura.
Ma anche perché, per la sua storia e le sue produzioni, l’eredità di Francesco Petrarca ha una portata ben più ampia.
Seguire le tracce di Petrarca porta lontano perché fa riflettere su una figura che più di tante altre ha una dimensione aperta e superiore a quella regionale o nazionale: questo non solo perché Milano fu solamente una tappa nei continui viaggi del poeta “nato in esilio”, ma perché la sua produzione culturale influenzò tutto il continente nel momento in cui per la prima volta cominciava a nascere un’identità culturale europea comune.
In un momento in cui l’Italia svolge un ruolo di guida nel campo della cultura e delle arti, Petrarca fu indubbiamente la figura letteraria chiave. E il suo muoversi, senza radicamento, di corte in corte ha un significato non solo pratico, ma anche simbolico, che ci ricorda il valore culturale unificante del viaggio. I viaggi di Petrarca si accompagnano infatti alla ricerca di una base culturale comune per l’Europa, alla riscoperta degli antichi e alla loro riattualizzazione nello sforzo di trovare dei valori universali in un contesto politico segnato dalla violenza e dal conflitto. Il poeta che più di tutti mise al centro l’individuo fu anche quello che nella complessità e ambivalenza del mondo interiore trovò anche un linguaggio che fosse condivisibile da tutti gli uomini: saper riconoscere di provare le stesse emozioni diventa così la base su cui poter costruire una vera convivenza.
La comunanza di esperienza è quindi la chiave per la fondazione della comunità. Questo messaggio fu bene accolto dai diretti successori di Petrarca, dalla comunità culturale che si andò a creare a partire dall’eredità che lasciò (insieme a Dante e Boccaccio) a tutta l’Europa. In un momento di guerre e trasformazioni sovranazionali era forte il desiderio di costruire rapporti: di creare una comunità che fosse internazionale ma che parlasse una lingua comune, che si riconoscesse negli stessi valori e che in questi, e non nei conflitti fra i popoli, sapesse costruire la propria identità.
La cultura europea che si ispirò a Petrarca fu una cultura che ricercava il confronto, e che seppe riconoscere nel dialogo la vera conoscenza.
Cercando una connessione fra gli antichi e moderni Petrarca pose le basi per il primo movimento di unificazione culturale europea. E creando un linguaggio della soggettività diete vita ad una lingua della comunità.

La portata di Petrarca e l’eredità che ha lasciato alla cultura europea si trova veramente quando si apre lo sguardo, e si riconoscono in questa cultura le sue dimensioni di socialità, di apertura e di confronto.

Indicazioni di lettura: “Approdi. Musei delle migrazioni in Europa”

Solo fino a qualche decennio fa difficilmente si sarebbero associate al museo parole come “inclusione”, “tolleranza”, “diversità”.
La crisi migratoria ha portato alla rinegoziazione dei valori europei e a una necessaria inversione di senso nella narrazione del fenomeno.
Secondo Tony Butler, tutte le sfide globali hanno conseguenze locali. Il museo può essere il luogo in cui condividere e affrontare queste sfide.
Ma un’istituzione culturale come quella del museo, come può intervenire per portare di nuovo in auge i valori dell’integrazione?
É possibile una museologia delle migrazioni?

Anna Chiara Cimoli con il libro “Approdi. Musei delle migrazioni in Europa”, pubblicato nel 2018 per la casa editrice Clueb, fornisce un’efficace bussola per navigare su un tema complesso, talvolta polarizzato, ma estremamente umano.
I musei che affrontano il tema delle migrazioni, allontanandosi dalla retorica della “moda espositiva”, assumono nel clima attuale un’importanza particolare, poiché in grado di attivare meccanismi empatici e una riscrittura dell’azione e missione del museo.
Claudio Rosati, in un’impeccabile introduzione al libro, afferma che “tutto il museo è oggi scosso con maggiore o minore intensità da un fantasma ricorrente: la domanda sul senso della sua azione”. Il volume, infatti, invita a ripensare il ruolo del museo oggi, alla luce dei continui cambiamenti sociali che si ripercuotono su di esso e sulla comunità di cui è al servizio.

Il testo affronta l’argomento con lo stesso proposito necessario per sviluppare una museologia delle migrazioni: entrando in connessione con “l’altro”, prendendo atto delle plurime sfaccettature e diversità che compongono il reale.
A sette esperienze europee presentate in una doppia prospettiva, quella dell’autrice e quella degli operatori, seguono approfondimenti teorici da parte di una coralità di osservatori provenienti da diversi ambiti, un ricco apparato iconografico e un elenco completo dei musei delle migrazioni.
Un libro per appassionati e professionisti di tutti i musei, delle migrazioni e non, che mantengono aperte le porte del confronto, che intendono essere non più torre d’avorio ma cellula palpitante del tessuto sociale.

La passione per la ricerca, la curiosità dell’autrice di indagare diversi punti di vista, ci consegnano in eredità un metodo da cui prendere esempio, quello dell’ascolto.
Noi di soluzionimuseali-ims da sempre lo integriamo nei nostri servizi e nella quotidianità.
Per questo abbiamo voluto dare spazio alla storia di un nostro amico e collega che non ha avuto molte occasioni di far sentire la sua voce in pubblico. Un’occasione per comprendere le vite di molti giovani che sono arrivati in Europa seguendo una speranza.

 

Identity and Mission – Museology and Values. Art and Human Dignity in the 21st Century

Identity and Mission – Museology and Values. Art and Human Dignity in the 21st Century

Dal Louvre al The State Hermitage Museum, dai Musei Vaticani alla National Gallery di Londra, e ancora il Bode-Museum di Berlino, gli Uffizi, la Galleria dell’Accademia e la Pinacoteca di Brera.

Come sapete, lo scorso 28 e 29 Settembre a Firenze, i direttori e curatori di alcuni tra i più importanti musei del mondo si sono riuniti per il convegno “Museology and Values. Art and Human Dignity in the 21st century” organizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, per raccontare le loro sfide e le loro soluzioni nella comunicazione dei significati di oggi.

Insieme, hanno sottoscritto un vero e proprio manifesto che, con piacere, vi riproponiamo qui di seguito:

 

 

Matera 2019

A pochi giorni dalla comunicazione, da parte del MiBACT, dei nomi delle dieci città che si contenderanno il titolo di Capitale della Cultura Italiana 2020 tra cui Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso, si sono ufficialmente aperti i cantieri culturali di Matera 2019.

Il 19 e 20 gennaio tutta la cittadinanza ha partecipato alla costruzione di un’enorme architettura di cartone, ideata dall’artista visivo Olivier Grossetête; un monumento alla condivisione e alla partecipazione eretto dagli stessi cittadini, di ogni genere ed età.

D’ora in avanti ogni 19 del mese verranno realizzati dei grandi eventi che fungeranno da test per gli appuntamenti del 2019, coinvolgendo tutti i cittadini, residenti e temporanei. Un enorme in bocca al lupo da soluzionimuseali-ims!

European Year of Cultural Heritage 2018 – IT

#EYCH2018 – European Year of Cultural Heritage 2018:

Il 2018 è stato dichiarato l’anno europeo del patrimonio culturale. Per questa occasione, la Commissione Europea ha pubblicato due nuovi bandi:

Il lancio ufficiale dell’#EYCH2018 avverrà a Milano, durante il Forum Europeo della Cultura dal 7 all’8 Novembre prossimo.

 

Per altre informazioni:

2017_CULT-01-EYCH_onepage_

DEF1.EYCH_State of play_CM_0609

2017 2-12.Communication campaign – meetings on 6 and 8 September 2

Nuovo progetto – Villa Bernasconi

soluzionimuseali-ims sas sta lavorando ad un nuovo progetto di supporto museologico e brand identity, in collaborazione con il Comune di Cernobbio, in vista della nuova apertura di Villa Bernasconi, uno dei preziosi esempi di stile liberty in Italia e pormotore del progetto #Libertytutti

A breve tutte le novità!

 

La porta sull’arte – XIII GDC

Ci stiamo avvicinando alla XIII Giornata del Contemporaneo, il grande evento che, dal 2005, AMACI dedica all’arte

contemporanea e al suo pubblico.

 

In seguito al successo ottenuto lo scorso ottobre, ci ripresentiamo anche quest’anno con l’iniziativa La porta sull’arte.

Per questa seconda edizione abbiamo deciso aprire una CALL rivolta a tutti coloro che si dedicano alle discipline artistiche

contemporanee, offrendo loro la possibilità di esporre gratuitamente le proprie opere in un contesto spaziale inusuale.

 

Il luogo che ospiterà l’iniziativa sarà infatti il nostro studio professionale in cui, per una settimana, attività quotidiane e opere d’arte si

mescoleranno e confronteranno, creando un nuovo concetto di spazio privato aperto agli appassionati del contemporaneo.

 

Se sei interessato, inviaci per email il tuo progetto o un’immagine di quello che vuoi esporre entro la metà di settembre. 

Le opere potranno realizzate con qualsiasi tecnica artistica, ma di dimensioni non superiori al 1,5 m.

Scarica qui la CALL del BANDO: Call_La_XIII_GDC_Amaci

CORSI

CORSI DI AGGIORNAMENTO STANDARD MUSEALI

livelli di qualità per il riconoscimento regionale

soluzionimuseali-ims organizza corsi di aggiornamento e di formazione sugli ambiti del Decreto Ministeriale 113 del 21 Febbraio 2018 (Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema Museale Nazionale ) per il riconoscimento a livello regionale e nazionale.


MUSEUM BRANDING

Il Brand come strumento di veicolazione della propria identità e della propria offerta culturale. Tutto il mondo valoriale del museo per comunicare una specifica esperienza.


VISUAL COMMUNICATION STRATEGY

Per imparare a comunicare nell’era del visuale, corsi, ideati da Fulvio Ronchi e M. Cristina Vannini, per coprire tutto il processo creativo e realizzativo, basandosi sulla coerenza con i vostri messaggi comunicativi e con i linguaggi dei media più adeguati, da organizzare con il vostro staff.

Contattaci per avere informazioni sul programma e sui costi

Notizie dal Consiglio d’Europa

Recentemente, sono stati presentanti alla Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa  due rapporti che possono avere un importante peso nella discussione culturale a livello internazionale:

Report: Intercultural dialogue in shared spaces. Rappresentanti di associazioni europee a confronto

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Nei mesi di Marzo e Aprile scorsi, il consorzio Voices of Culture, a nome della Commissione Europea, ha invitato 35 operatori europei a partecipare a due incontri sul tema Promoting Intercultural Dialogue And Bringing Communities Together Through Culture In Shared Public Spaces. 

Gli incontri si sono svolti a Barcellona e a Brussels, e hanno dato la possibilità a 35 professionisti in vari settori del mondo della cultura di raccogliere in un report i pensieri e le richieste che il settore vuole condividere con la Commissione Europea.

Il report, qui riportato: 20160628_Brainstorming Report ICD è stato successivamente presentato e discusso con in un incontro con vari DG e rappresentanti della Commissione e con i componenti dell’Open Method of Coordination.

Siamo grati se vorrete riportarci i vostri commenti e se vorrete utilizzare il documento per la diffusione e gli usi che ne vorrete fare.