Indicazioni di lettura: “Approdi. Musei delle migrazioni in Europa”
Solo fino a qualche decennio fa difficilmente si sarebbero associate al museo parole come “inclusione”, “tolleranza”, “diversità”.
La crisi migratoria ha portato alla rinegoziazione dei valori europei e a una necessaria inversione di senso nella narrazione del fenomeno.
Secondo Tony Butler, tutte le sfide globali hanno conseguenze locali. Il museo può essere il luogo in cui condividere e affrontare queste sfide.
Ma un’istituzione culturale come quella del museo, come può intervenire per portare di nuovo in auge i valori dell’integrazione?
É possibile una museologia delle migrazioni?
Anna Chiara Cimoli con il libro “Approdi. Musei delle migrazioni in Europa”, pubblicato nel 2018 per la casa editrice Clueb, fornisce un’efficace bussola per navigare su un tema complesso, talvolta polarizzato, ma estremamente umano.
I musei che affrontano il tema delle migrazioni, allontanandosi dalla retorica della “moda espositiva”, assumono nel clima attuale un’importanza particolare, poiché in grado di attivare meccanismi empatici e una riscrittura dell’azione e missione del museo.
Claudio Rosati, in un’impeccabile introduzione al libro, afferma che “tutto il museo è oggi scosso con maggiore o minore intensità da un fantasma ricorrente: la domanda sul senso della sua azione”. Il volume, infatti, invita a ripensare il ruolo del museo oggi, alla luce dei continui cambiamenti sociali che si ripercuotono su di esso e sulla comunità di cui è al servizio.
Il testo affronta l’argomento con lo stesso proposito necessario per sviluppare una museologia delle migrazioni: entrando in connessione con “l’altro”, prendendo atto delle plurime sfaccettature e diversità che compongono il reale.
A sette esperienze europee presentate in una doppia prospettiva, quella dell’autrice e quella degli operatori, seguono approfondimenti teorici da parte di una coralità di osservatori provenienti da diversi ambiti, un ricco apparato iconografico e un elenco completo dei musei delle migrazioni.
Un libro per appassionati e professionisti di tutti i musei, delle migrazioni e non, che mantengono aperte le porte del confronto, che intendono essere non più torre d’avorio ma cellula palpitante del tessuto sociale.
La passione per la ricerca, la curiosità dell’autrice di indagare diversi punti di vista, ci consegnano in eredità un metodo da cui prendere esempio, quello dell’ascolto.
Noi di SOLUZIONIMUSEALI ims da sempre lo integriamo nei nostri servizi e nella quotidianità.
Per questo abbiamo voluto dare spazio alla storia di un nostro amico e collega che non ha avuto molte occasioni di far sentire la sua voce in pubblico. Un’occasione per comprendere le vite di molti giovani che sono arrivati in Europa seguendo una speranza.