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Digital Storytelling per musei

5 consigli per migliorare la tua comunicazione online

AUTORE
Redazione
Redazione
PUBBLICATO IL

25/03/2020

TIPOLOGIA

Editoriale

Soluzionimuseali museum solutions Digital storytelling per musei
DIGITAL STORYTELLING istituzioni culturali ha forzato lo spostamento sulle piattaforme digitali, dando vita a diverse iniziative online. musei strategie creative di comunicazione

Parliamo di digital storytelling per i musei. Ecco 5 consigli per comunicare e valorizzare al meglio i vostri contenuti sui social.

La situazione d’emergenza in cui ci troviamo e la conseguente chiusura delle istituzioni culturali ha forzato lo spostamento sulle piattaforme digitali, dando vita a diverse iniziative online.
Non tutti i musei erano preparati a questo ma tutti si sono adattati utilizzando strategie creative di comunicazione, attivandosi in un approccio che doveva essere adottato da tempo dalle istituzioni culturali italiane ma che invece era stato spesso posto in secondo piano.
Ora, vogliamo contribuire ad affrontare le criticità insieme; per questo vogliamo offrire 5 consigli per comunicare al meglio i vostri contenuti sui social. In particolare, ci rivolgiamo alle piccole e medie istituzioni culturali che non hanno troppe risorse da dedicare alla comunicazione sui social media.

Sfruttiamo questo tempo per imparare a sperimentare e utilizzare strumenti sempre più indispensabili nel futuro.

DARSI UN OBIETTIVO

Non puntare al successo immediato, ma al raggiungimento di un obiettivo specifico.
Per esempio: far cliccare ai visitatori un determinato link o far iscrivere il pubblico alla newsletter; raggiungere un buon livello di engagement o attirare un particolare target di utenti che altrimenti non verrebbero al museo.
È fondamentale avere una missione e una strategia chiara.

CREA UNA GUIDA DI STILE

Crea un documento dove raccogliere tutte le informazioni essenziali per la tua comunicazione in modo tale da mantenere uno stile unico e riconoscibile: è importante che ci sia una forte coerenza fra chi sei e come/cosa comunichi.
Determina il tono di voce della tua istituzione in modo che sia adeguato alle circostanze dei tuoi messaggi e che quindi riesca a interessare il target a cui si riferisce (in un prossimo articolo parleremo di Brand e di voce e torneremo su questo aspetto del tono. Per ora fermiamoci al fatto che il tono di voce è il modo di parlare della tua istituzione, denota la personalità del tuo museo. Non riguarda quello che dici ma come lo dici.

Dove iniziare?

  • Fai un elenco di almeno 10 parole che ti descrivono perfettamente e 10 parole da evitare;
  • Identifica almeno 2-3 valori dell’istituzione che devono sempre trasparire dai tuoi contenuti

IL SISTEMA VISIVO

Quando apriamo un Social Media la prima cosa che ci viene messa in evidenza è l’immagine. È importante quindi non sottovalutare la loro efficacia in un post. Molti studi infatti affermano che il cervello umano ricorda più facilmente ciò che vede. Un immagine comunica alle persone grazie ai colori, all’atmosfera, alle emozioni evocate e ai font utilizzati.
Per rendere un’immagine accattivante sui social bisogna seguire alcune regole:

  • La qualità dell’immagine: scegliere foto nitide in modo che il soggetto sia ben definito. Evitare foto fuori fuoco o di bassa risoluzione che risultano sgranate;
  • Le dimensioni: ogni social ha dimensioni e standard differenti. Quindi è importante tenere in considerazione i social di destinazione e scegliere un’immagine che possa facilmente essere declinata in diverse dimensioni;
  • I colori: per renderti riconoscibile suoi social è possibile sfruttare la combinazione di colore legata al museo e all’immagine coordinata. In questo modo le immagini saranno più coerenti e in linea con la tua identità;
  • Le Font: per scegliere le font giuste bisogna tener conto della sua leggibilità, in modo che si differenzi dal resto, della coerenza con l’immagine coordinata, delle dimensioni nello spazio e del colore che deve creare un contrasto con lo sfondo. Un consiglio generale è quello di non usare troppi font differenti, massimo due, e di preferire le font sans-serif che aiuta la leggibilità sui dispositivi;
  • La composizione e la regola dei terzi: un’immagine deve essere equilibrata nella composizione e per questo motivo è utile sfruttare la regola dei terzi. Per applicarla è necessario dividere l’immagine in terzi sia con linee verticali che con linee orizzontali e bisogna assicurarsi che il soggetto sia posizionato in uno dei punti di intersezione delle linee.

Un ultimo consiglio è quello di testare l’immagine su diversi dispositivi prima di pubblicarla. Questo perché spesso capita di realizzare l’immagine sul computer e sembra avere un buon impatto, ma non sempre quando la vediamo su un dispositivo mobile risulta accattivante.

CONTENUTI NARRATIVI

La forza del digitale si trova nella costruzione di un rapporto empatico. Creare un legame tra i contenuti e il pubblico vuol dire raccontare storie nel quale il pubblico si può immedesimare. Un racconto in grado di toccare da vicino il lettore crea e sedimenta un rapporto duraturo.

Ok, ma in pratica cosa posso fare?

  • Abbandona l’autoreferenzialità;
  • Trova temi, sentimenti, storie universali o estremamente uniche per coinvolgere il lettore e sviluppa nei contenuti la capacità di evocare: il tuo contenuto deve diventare un piccolo momento di piacere per le persone che ci leggono;
  • Non aver paura di uscire dalla comunicazione istituzionale. Perfetta per il sito web, meno per la comunicazione sui social media. Racconta i retroscena, i processi lavorativi, un’esperienza;
  • Non trascurare l’editing del testo. Va bene non comunicare rigidamente ma attenzione agli spazi, alla punteggiatura, ai paragrafi. Se vuoi mantenere l’attenzione del pubblico tutto ciò che scrivi deve essere perfettamente leggibile, chiaro e conciso;
  • Quality over quantity: l’algoritmo premia contenuti “eterni”. Meglio postare un solo contenuto interessante che 10 poco curati e ripetitivi.

FARE RETE

L’istituzione deve sempre interfacciarsi con i suoi stakeholders sia offline sia online. Quindi perché non coinvolgerli anche digitalmente? Un museo della stessa città o provincia, una scuola con i suoi studenti, personalità di spicco del settore. Contattate, taggate, coinvolgete, co-create.
Questo non solo potrà aumentare l’engagement dei vostri contenuti ma soprattutto, con il tempo, creerà una comunità forte e ben definita dentro e fuori la rete.

TROVA LA TUA STRADA

Non esistono regole rigide da seguire per comunicare, ogni istituzione culturale è unica e per questo è importante costruire una strategia su misura.
In ogni caso si può riassumere che si comunica bene se:

  • si amplia il proprio pubblico;
  • si trasmette consapevolezza;
  • si condivide conoscenza;
  • si raccolgono reazioni;
  • si diffondono informazioni;
  • si creano sinergie;
  • si incrementa la propria reputazione

Non importa da dove parti e quali sono i tuoi limiti, l’importante è iniziare!


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