HERITAGE KOREA 2024
SOLUZIONIMUSEALI ims partecipa a Heritage Korea 2024: un viaggio alla scoperta del patrimonio culturale coreano
24/10/2024
Editoriale
Questa estate siamo stati invitati a prendere parte a Heritage Korea 2024, manifestazione culturale che si tiene a Gyeongju, in Corea del Sud. Come membri della delegazione italiana, abbiamo avuto l'opportunità di incontrare numerose realtà impegnate, come noi, nella valorizzazione del patrimonio culturale.
Durante il nostro viaggio, come sempre, abbiamo colto l'occasione per esplorare il più possibile musei e luoghi di cultura. Questo ci ha permesso di scoprire nuovi progetti e approcci innovativi nella gestione e promozione del patrimonio storico. Ecco alcuni spunti di riflessione che vogliamo condividere con voi!
1. Un viaggio nel passato: abiti tradizionali e luoghi storici
Visitando il Palazzo di Gyeongbokgung e molti altri siti storici, abbiamo notato una tradizione affascinante: è molto comune vedere persone di tutte le età, inclusi stranieri, indossare un hanbok, l’abito tradizionale coreano. Un aspetto interessante è che chi visita in hanbok può accedere gratuitamente ai siti storici, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente e accessibile.
Questa iniziativa non solo crea un’atmosfera immersiva per i visitatori, ma supporta anche numerosi negozi locali che affittano gli abiti tradizionali. Un’idea da portare in Italia? Chissà, forse visitare la Reggia di Caserta in abiti d’epoca potrebbe essere un'esperienza che attirerebbe molti!
2. Atmosfera digitale nei musei coreani
Un altro aspetto che ci ha colpito è l’uso crescente delle tecnologie digitali nei musei coreani. Molte delle aziende incontrate a Heritage Korea lavorano proprio su progetti che integrano multimedialità e digitale nei musei. Non si tratta solo di esperienze interattive, ma di creare una vera e propria atmosfera grazie a suoni, musiche e video che accompagnano la collezione senza mai sovrastarla.
3. Il ruolo del bookshop nei musei
Anche in Corea del Sud, il bookshop gioca un ruolo centrale nei musei. Come abbiamo spesso sottolineato, il bookshop è l’ultimo spazio che i visitatori attraversano, lasciando un impatto significativo sulla loro esperienza complessiva.
Quello che ci hanno raccontato in Corea è come molti visitatori arrivino al museo proprio attirati dai gadget e prodotti artigianali ispirati alle opere esposte. Ce lo ha confermato la presenza di numerosi artigiani a Heritage Korea che proponevano ai musei oggetti realizzati con tecniche tradizionali. Proporre questi prodotti può rendere il bookshop un luogo in cui continuare il viaggio culturale attraverso prodotti non dissimili da quelli esposti. Curare con attenzione e fantasia i gadget può essere un modo creativo per connettersi con i visitatori e proseguire la missione educativa del museo.
4. Social media e coinvolgimento dei visitatori
Un altro elemento chiave è l'uso dei social media nei luoghi di cultura. Abbiamo visto come molti musei e parchi coreani non solo curino attentamente i propri spazi, ma identifichino anche le migliori location per scattare foto. Queste aree segnalate permettono ai visitatori di catturare immagini spettacolari senza disturbare il flusso della visita. In questo modo, i musei riescono a coinvolgere attivamente i visitatori online, promuovendo i loro spazi in modo organico attraverso i social.
Con questi spunti, speriamo di ispirare nuove riflessioni sulla valorizzazione del patrimonio culturale.