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NEMO: European Museum Conference 2024

AUTORE
Sara Congedi
Sara Congedi
PUBBLICATO IL

21/11/2024

TIPOLOGIA

Editoriale

NEMO conference european museum 2024

Quest'autunno abbiamo partecipato alla NEMO European Museum Conference 2024, ospitata a Sibiu, Romania, un evento che ci ha invitati a riflettere su un tema tanto complesso quanto urgente: il ruolo dei musei in un’epoca di crescenti polarizzazioni. La conferenza, intitolata “Can We Talk?”, ci ha permesso di esplorare nuovi approcci, condividere idee e immaginare il futuro di un settore che, oggi più che mai, ha il dovere di agire come motore di cambiamento sociale.

Musei come spazi di dialogo e trasformazione

Uno dei punti cardine della conferenza è stato l’intervento di Meta Knol, che ha spinto i partecipanti a immaginare i musei non solo come custodi della memoria, ma come piattaforme in grado di proiettare visioni per il futuro. Knol ha introdotto il concetto di deep time: uno sguardo che attraversa i secoli per individuare connessioni profonde tra il passato, il presente e i futuri possibili. La sua sfida ai musei? Guardare oltre le divisioni politiche per abbracciare una prospettiva universale, umana ed ecologica.

Il tema della polarizzazione è stato ulteriormente esplorato da Joshua Robertson, che ha parlato di leadership culturale coraggiosa. Robertson ha sottolineato l'importanza di mettere in discussione le certezze istituzionali, accettando il disagio e il rischio che il cambiamento comporta. Un esempio concreto? Creare spazi di confronto aperti, come hanno fatto alcuni musei belgi invitando attivisti di Extinction Rebellion a dialogare in seguito ad una protesta.

Musei senza confini

Durante la conferenza, si è parlato molto di come i musei possano aprirsi a comunità sottorappresentate, offrendo spazi dove tutte le voci possano sentirsi accolte. Le esperienze di Mirjam Wenzel, direttrice del Jewish Museum Frankfurt, hanno mostrato quanto sia difficile e, al tempo stesso, necessario affrontare temi sensibili come l’antisemitismo. Allo stesso tempo, il progetto Tanum di Anders Bettum al Museo Interculturale di Oslo ha dimostrato come i musei possano diventare luoghi per sfidare stereotipi e pregiudizi, lavorando a stretto contatto con le comunità locali.

Una domanda che ha percorso tutta la conferenza è stata: Dove finisce il dialogo e inizia la necessità di proteggere i valori fondamentali? Come ha sottolineato E-J Scott, mentre i musei devono essere aperti a una pluralità di prospettive, devono anche difendere con fermezza i principi di equità, verità e rispetto. É importante offrire spazio al dissenso, ma senza cedere al compromesso su questioni come il razzismo, la transfobia o la disinformazione.

Ciò che ci portiamo a casa dalla conferenza NEMO 2024 è una visione rinnovata del ruolo dei musei: organismi vivi, in continuo dialogo con la società e le sue trasformazioni. Non si tratta solo di numeri o grandi mostre, ma di costruire relazioni significative e di lasciare un segno.

Il futuro dei musei si gioca sulla loro capacità di essere rilevanti, di affrontare le sfide con coraggio e di immaginare un mondo più inclusivo. Questo è il percorso che ci aspetta, e noi di SOLUZIONIMUSEALI ims siamo pronti a intraprenderlo con voi.